L’AFFIDAMENTO FAMILIARE
una famiglia in più
L’affidamento familiare è una forma di aiuto rivolta ad un bambino ed alla sua famiglia in un momento di difficoltà; si concretizza nell’accoglienza del minore presso di sé per un periodo di tempo (di norma non superiore ai 24 mesi salvo specifiche disposizioni). Questo arco temporale serve per permettere ai genitori di superare le problematiche presenti e, nel frattempo, garantire al bambino un ambiente idoneo per una crescita serena, rispondendo ai suoi bisogni affettivi, educativi e di cura e mantenendo i suoi rapporti con la famiglia d’origine.
TIPOLOGIE DI AFFIDAMENTO FAMILIARE
- Quando il bambino vive per un periodo di tempo presso la famiglia affidataria, l’affido viene definito “a tempo pieno” e può essere consensuale, se i genitori sono d’accordo oppure giudiziale, qualora essi non diano il consenso; in quest’ultimo caso l’affidamento familiare viene disposto dal Tribunale per i Minorenni che tutela il superiore interesse del minore.
- L’affido a tempo pieno non è l’unico modo attraverso il quale si possono aiutare i bambini: esistono anche altre forme di sostegno che vengono definite come “affido parziale” e che sono rispondenti ai bisogni di quelle famiglie che presentano problematiche più circoscritte rispetto a quelle che necessitano del tempo pieno. La disponibilità viene in questi casi richiesta solo per alcune ore o giornate, definiti in base ai bisogni e alle risorse delle famiglie coinvolte (per esempio fare compiti nel pomeriggio, condividere proposte legate al tempo libero, accompagnamenti a visite specialistiche o altri tipi di trasporto …)
- Esistono inoltre altre forme di accoglienza nel senso più ampio del termine: attraverso l’ausilio del Servizio Sociale è per esempio possibile che una famiglia offra la propria disponibilità per sostenerne un’altra, spesso da lei già conosciuta, definendo un progetto di affiancamento familiare che gli operatori del Servizio accompagnano durante il suo svolgimento per garantirne la buona riuscita.
A CHI RIVOLGERSI
Chi fosse interessato all’affido nelle sue varie tipologie, può rivolgersi allo sportello sociale del Settore Responsabilità familiari e politiche giovanili – Unione Colline Matildiche, prendendo un appuntamento con un’assistente sociale (numero di telefono: 0522/247811 – indirizzo: Via F.lli Cervi n° 4 località Montecavolo – mail: sociale.famiglie@collinematildiche.it).
Chi desidera dare la propria disponibilità all’affido dovrà partecipare ad alcuni incontri formativi di gruppo e, successivamente, ad alcuni colloqui condotti all’assistente sociale in collaborazione con uno psicologo dell’Ausl, finalizzati a comprendere e definire meglio le caratteristiche di ciascuna famiglia per garantire l’abbinamento migliore con la situazione specifica di ciascun bambino.
L’ADOZIONE
“Non vedi più i lineamenti. Vedi l’amore”. Ecco spiegata in pochissime parole l’adozione.
L’adozione è la procedura legale che garantisce ai bambini dichiarati in stato di abbandono di vivere in una famiglia.
I requisiti per diventare genitori adottivi, stabiliti dalla legge 184/83 e successive modifiche, sono: essere coniugati, convivere stabilmente da almeno 3 anni (non deve avere avuto luogo negli ultimi tre anni separazione personale neppure di fatto) ed essere giudicati dal Tribunale per i minorenni affettivamente idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori che si intende adottare.
IL PERCORSO
Le coppie residenti sul territorio dell’Unione Colline Matildiche possono rivolgersi, per il primo colloquio informativo, al servizio sociale del settore responsabilità familiari e politiche giovanili per concordare un appuntamento con un’assistente sociale in cui verranno fornite le prime informazioni sul percorso, sui riferimenti normativi e sui requisiti necessari per poter presentare la propria disponibilità all’adozione di un bambino.
La coppia, se interessata a proseguire il percorso, potrà partecipare al gruppo formativo-informativo rivolto alle coppie del distretto di Reggio Emilia (gratuito), che prevede 6 incontri in cui verranno approfondite tutte le tematiche più rilevanti legate all’adozione.
Al termine del percorso di gruppo, la coppia prenderà anche appuntamento con la medicina legale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia per lo svolgimento degli accertamenti sanitari previsti e ricontatterà l’assistente sociale del settore responsabilità familiari e politiche giovanili per poter effettuare il percorso di conoscenza che verrà svolto dai coniugi con un’assistente sociale e una psicologa.
Il percorso di conoscenza durerà circa 4 mesi, al termine dei quali verrà stilata dagli operatori una relazione per il Tribunale per i minorenni di cui verrà rilasciata una copia ai coniugi.
La coppia presenterà al Tribunale per i minorenni la propria dichiarazione di disponibilità all’adozione (nazionale e/o internazionale) e sarà convocata per un incontro con un giudice. L’esito potrà essere l’inserimento nell’elenco delle famiglie nel caso di adozione nazionale e/o l’emissione del decreto di idoneità o non idoneità nel caso di adozione internazionale.
La coppia in possesso del Decreto di idoneità all’adozione internazionale entro un anno potrà conferire il mandato ad un ente autorizzato per avviare le pratiche legali per l’adozione internazionale.
A CHI RIVOLGERSI
Chi fosse interessato, può rivolgersi allo sportello sociale del Settore Responsabilità familiari e politiche giovanili – Unione Colline Matildiche, prendendo un appuntamento con un’assistente sociale (numero di telefono: 0522/247811 – indirizzo: Via F.lli Cervi n° 4 Quattro Castella- località Montecavolo – mail: sociale.famiglie@collinematildiche.it).